Il mio impegno è dedicato a ridisegnare le Marche dei prossimi anni. Un progetto che mi entusiasma per l’obiettivo di rendere la nostra Regione più giusta, più semplice, più competitiva e più felice. Un’altra idea delle Marche è possibile e necessaria poiché dobbiamo ripensare i modelli organizzativi a partire dall’esperienza drammatica della pandemia. Il lavoro che ho svolto in cinque anni “tra la gente, per la gente” è la testimonianza che insieme possiamo migliorare tutti i settori trainanti della nostra terra. Penso alla cultura dell’innovazione come strumento fondamentale per trasformare i problemi in opportunità per le Marche.
Ridisegnare le Marche è il sogno da realizzare.
Immagino le aree interne come nuovi centri di socialità e opportunità attraverso un’interazione forte tra costa ed entroterra, tra città e piccoli comuni, tra cittadini e ambiente, tra identità e futuro.